Diffamazione aggravata sui social: come difendersi e quali sono i rischi

diffamazione aggravata social

La diffusione capillare dei social network ha cambiato radicalmente il concetto di comunicazione. Oggi, una frase pubblicata in rete può raggiungere centinaia o migliaia di persone in pochi minuti. Questo scenario, se da un lato favorisce la libertà di espressione, dall’altro espone al rischio di utilizzo improprio dei social, con conseguenze legali anche molto gravi. Tra i reati più ricorrenti troviamo la diffamazione aggravata a mezzo social, un fenomeno che coinvolge privati cittadini, professionisti, aziende e persino personaggi pubblici.

Differenza tra ingiuria e diffamazione

È importante chiarire la differenza:

·        Ingiuria (oggi depenalizzata e trasformata in illecito civile): offesa rivolta direttamente alla persona presente.

·        Diffamazione: offesa rivolta a un soggetto assente, ma resa pubblica davanti a più persone.

Un commento offensivo in una chat privata a due, per esempio, non costituisce diffamazione. Ma se lo stesso commento viene pubblicato in un gruppo Facebook, in una stories su Instagram o in un tweet pubblico, si entra nel campo della diffamazione aggravata.

Quando scatta l’aggravante

L’aggravante scatta quando l’offesa viene diffusa attraverso un mezzo idoneo a raggiungere un gran numero di persone. La Cassazione ha più volte stabilito che i social network rientrano a pieno titolo in questa categoria, proprio per la loro funzione di “amplificazione”.

Esempi concreti

·        Un post che accusa ingiustamente un ex datore di lavoro di comportamenti scorretti;

·        Una recensione falsa e denigratoria su una pagina aziendale;

·        Un commento pubblico che offende l’onorabilità di un professionista.

In tutti questi casi, si tratta di diffamazione aggravata, con conseguenze penali e risarcitorie.

Come difendersi

Chi viene accusato di diffamazione non deve sottovalutare la situazione. È fondamentale:

1.     Raccogliere prove (screenshot, link, timestamp dei post);

2.     Affidarsi subito a un avvocato penalista per impostare una strategia difensiva;

3.     Valutare se l’espressione rientra nel diritto di critica o di cronaca, che può rappresentare una causa di esclusione della responsabilità.

Allo stesso tempo, chi è vittima di diffamazione può agire con querela e chiedere un adeguato risarcimento.

La diffamazione aggravata tramite social network è un reato che non va sottovalutato. La velocità di diffusione delle notizie online e l’impatto che esse hanno sulla reputazione rendono indispensabile muoversi con tempestività e con il supporto di un legale esperto.

👉 Lo Studio Legale Sirica è a disposizione per fornire consulenza e difesa mirata in materia di diffamazione, sia a chi intende denunciare un’offesa, sia a chi deve difendersi da un’accusa.

Leave A Reply